“Le mie notti sarebbero un incubo al solo terribile pensiero di un innocente che sconta tra i tormenti crudelissimi una colpa che non ha commesso.”
“Amerò in modo che il mio cuoremi farà tanto male chetanto che come il sole all'improvvisoscoppierà.”
“E male stoTanto è tutto fuori tempoè tutto un manicomio.”
“Mi meraviglia sempre la forza degli esseri umani, che riescono a rialzarsi, seppur barcollando, persino quando fiumi di lacrime inondano i loro volti.”
“Il dolore è vile, cede davanti alla prepotenteesigenza di vivere che sembra radicata nella nostra carne, più fortemente che tutte le mortali passioni nel nostro spirito.”
“È più facile trovare uomini disposti a morire che trovare quelli disposti a sopportare il dolore con pazienza.”
“Quante ferite il male infligge all’umanità! Guerre, violenze, conflittieconomici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, che poi nessuno può portare con sé, deve lasciarlo. ”
“Esiste un ecumenismo della sofferenza: come il sangue dei martiri è stato seme di forza e di fertilità per la Chiesa, così la condivisione delle sofferenze quotidiane può divenire strumento efficace di unità. E ciò è vero, in certo modo, anche nel quadro più ampio della società e dei rapporti tra cristiani e non cristiani: dalla comune sofferenza, possono infatti germogliare, con l’aiuto di Dio, perdono e riconciliazione.”
“Loro [coloro che soffrono] fanno l’esperienza del limite, proprio del limite tra la vita e la morte. E anche per noi: questa esperienza deve portarci a promuovere la libertà religiosa per tutti, per tutti! Ogni uomo e ogni donna devono essereliberi nella propria confessionereligiosa, qualsiasi essa sia. Perché? Perché quell’uomo e quella donna sono figli di Dio.”
“Quando in certi momenti della vita [...] sprofondiamo nel buio più fitto, è il momento della nostra umiliazione e spogliazione totale, l’ora in cui sperimentiamo che siamo fragili e peccatori. È proprio allora, in quel momento, che non dobbiamo mascherare il nostro fallimento, ma aprirci fiduciosi alla speranza in Dio.”
La vita a volte ci ferisce e noi ce ne andiamo tristi, verso la nostra "Emmaus", voltando le spalle al disegno di Dio. Ma ci accoglie la Liturgia della Parola: Gesù ci spiega le Scritture e riaccende nei nostri cuori il calore della fede e della speranza.
“L’ecumenismo della sofferenza, l’ecumenismo del martirio, l’ecumenismo del sangue è un potenterichiamo a camminare lungo la strada della riconciliazione tra le Chiese, con decisione e fiducioso abbandono all’azione dello Spirito. ”
Dio non viene a "tenere una lezione" sul dolore; non viene neanche ad eliminare dal mondo la sofferenza e la morte; viene piuttosto a prendere su di sé il peso della nostra condizione umana, a portarla fino in fondo, per liberarci in modo radicale e definitivo. Così Cristo combatte i mali e le sofferenze del mondo: facendosene carico e vincendoli con la forza della misericordia di Dio.
“La debolezza e la sofferenza dei nostri affetti più cari e più sacri, possono essere, per i nostri figli e i nostri nipoti, una scuola di vita - è importanteeducare i figli, i nipoti a capire questa vicinanza nella malattia in famiglia - e lo diventano quando i momenti della malattia sono accompagnati dalla preghiera e dalla vicinanza affettuosa e premurosa dei familiari.”
“Ogni giorno nel mondo rinasce la bellezza, che risuscita trasformata attraverso i drammi della storia.”