“Un signore calvo in una farmacia napoletana:«Dotto’, sto perdendo i capelli, che devo fare?».«Te ne devi andare, perché mò mò ho finito di scopa’ ’nterra!»”
C'era una volta un uomo calvo che dopo il lavoro si mise a sedere in una calda giornata estiva. Una mosca si avvicinò e si mise a ronzare sulla sua testa pelata, pizzicandolo di tanto in tanto. L'uomo cercò di schiacciare il suo piccolo nemico ma - paff - il palmo della sua mano finì sulla sua testa; di nuovo la mosca si mise a tormentarlo, ma questa volta l'uomo fu più saggio e disse: "Se ti preoccupi di nemiciinsignificanti fai solo del male a te stesso".
“- Agnes: Io so perché sei un maschio. - Gru: Perché? - Agnes: Per la pelata. È così liscia che penso possa uscirci un pulcino. - Gru: Buonanotte Agnes, non crescere mai!”
“L’avidità della calvizie non gli diede il tempo di conoscere il colore dei suoi capelli bianchi.”
“Quando gli altri mi prendono in giro per la mia calvizie, io dico loro semplicemente che, per come la vedo, il buon Dio ha dato solo agli uomini così tanti ormoni, e se gli altri vogliono sprecare i loro per far crescere i capelli, è affare loro.”
“È talmente calvo che gli si vedono i pensieri.”