“Il lettore lo si raggiunge attraverso i sensi, non attraverso le enunciazioni.”
“C'è stato un tempo in cui il lettore medio leggeva un romanzo semplicemente per la morale che poteva trarne, e per quanto ingenua poteva essere, era molto meno ingenua di alcuni degli obiettivilimitati che ora ha. Oggi i romanzi sono considerati interamente interessati alle forze sociali o economiche o psicologiche che saranno esposte per necessità, o con quei particolari della vita quotidiana che sono per il buon romanziere solo mezzi per un fine più profondo.”
“Un grande scrittore crea un suo mondo personale e i suoi lettori sono orgogliosi di viverci. Uno scrittore meno capace può interessarli per un momento, ma presto li vedrà dileguarsi.”
“Con i grandi classici cerco di comportarmi come si fa con i maiali: non butto via niente.”
Se il lettore è fesso e il libro è brutto, statene certi: la lettura risulterà "tutta d'un fiato".
“La vanità è a tal punto radicata nel cuore dell'uomo che un soldato, un attendente, un cuciniere, un vessillifero si vantano e vogliono degli ammiratori. E anche i filosofi li vogliono, e quelli che scrivono contro tutto ciò vogliono la gloria di avere scritto bene, e quelli che leggono vogliono la gloria di averli letti, e anch'io che sto scrivendo ho forse questo desiderio, e forse quelli che lo leggeranno...”