“Il Dio dei Cristiani è un dio che fa molto caso dei suoi pomi e poco dei suoi figli.”
“Ciascuna famigliacristiana – come fecero Maria e Giuseppe – può anzitutto accogliereGesù, ascoltarlo, parlare con Lui, custodirlo, proteggerlo, crescere con Lui; e così migliorare il mondo. Facciamo spazio nel nostro cuore e nelle nostre giornate al Signore. Così fecero anche Maria e Giuseppe, e non fu facile: quante difficoltà dovettero superare!”
Ad ogni cristiano è chiesto di esserecoerente in ogni circostanza con la fede che professa. E la coerenza cristiana è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore. Essere coerenti, vivere come cristiani e non dire: "sono cristiano", e vivere come pagano. La coerenza è una grazia da chiedere.
La parola "cristiano" significa consacrato come Gesù, nello stesso Spirito in cui è stato immerso Gesù in tutta la sua esistenza terrena. Lui è il "Cristo", l’unto, il consacrato, i battezzati siamo "cristiani", cioè consacrati, unti.
Avere un fratello, una sorella che ti vuole bene è un’esperienzaforte, impagabile, insostituibile. Nello stesso modo accade per la fraternità cristiana. I più piccoli, i più deboli, i più poveri debbono intenerirci: hanno "diritto" di prenderci l’anima e il cuore. Sì, essi sono nostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli.
Ogni comunità cristiana sa di esserechiamata ad aprirsi, a riflettere nel mondo la luce del Vangelo; non può rimanere chiusa soltanto nell’ambito delle proprie pur nobilitradizioni. Essa esce dal proprio “recinto”, salda nella fede, sostenuta dalla preghiera e incoraggiata dai propri pastori, per vivere e annunciare la vita nuova di cui è depositaria, quella di Cristo, Salvatore di ogni uomo.