“Anche tu hai il mio stesso presentimento, vero? Abbiamo qualcosa ma non sappiamo ancora cosa.”
“- È necessario che gli uomini sian grati di quanto facciamo per loro? – chiesero alcuni fratelli ad abba Macario.Rispose l’anziano:- Affatto. Provate a dare occhi ad un cieco: pretenderà le sopracciglia.- Perché molti uomini sono ingrati? – venne chiesto ad abba Sisoès.Egli rispose:- Perché finita la cena non si apprezza più il cucchiaio.”
“Abba Serapione soleva dire ai suoi monaci: - Ricordatevi sempre che un solo minuto di cattivo umore vi fa perdere sessanta secondi di felicità.”
“Un anziano, dopo anni e anni passati nel deserto, volle stabilire il suo eremitaggio fra le montagne. Cammina cammina, dopo molte lune arrivò a una grande catena di monti. Si inoltrò in una valle profonda e qui incontrò un pastore.- Abba – gli disse il pastore, vedendo l’anziano guardarsi intorno un po’ smarrito – non ti piace questo posto?- Non lo so. Sarebbe meglio non ci fossero tutte queste montagne a nascondere il paesaggio…”
Un fratello che aveva lasciato il mondo per fuggire nel deserto ricevette questo messaggio dalla sua famiglia:“Ritorna a casa. Non correre dietro all’impossibile. L’unico, autentico valore è la famiglia”.Sul retro del messaggio c’era un post-scriptum:“Quando sarai disposto a tornare, avvertici per tempo. Abbiamo affittato la tua camera…”
“Due fratelli stavano percorrendo il deserto di Scete parlando dell’armonia della natura, quando giunsero a un’oasi.- Quanti bei fiori ha quell’albero – disse un fratello.- Non sono fiori, sono frutti – osservò l’altro. – Si tratta di susine nere.- Ma perché io le vedo bianche e non nere?- Perché sono ancora verdi.”