“Chi obbedisce a se stesso soffoca non meno di chi obbedisce ad altri. Soltanto l'incoerente non soffoca, colui che si dà ordini ai quali si sottrae. Talvolta, in circostanze particolari, è giusto soffocare.”
“Il cane è un santo. È schietto e onesto di natura. Sa per istinto quando non è desiderato; se ne sta accucciato quasi immobile per ore, quando il suo re sta lavorando sodo. Ma quando il suo re è triste e preoccupato, allora si alza furtivamente e appoggia il muso sul suo grembo. Non angustiarti. Non preoccuparti se tutti ti abbandonano. Andiamo a fare una passeggiata e dimentichiamocene.”
“Se oggi si sta in ginocchio davanti a una persona, domani le si potranno mettere i piedi in testa. Rifiuto l’ammirazione di oggi per evitare le ingiurie del futuro. Preferisco sopportare la solitudineadesso, piuttosto che trovarmi ancora più solo negli anni a venire.”
“Per essere sicuro che il cane obbedisca devi fargli assaggiare il bastone ogni tanto.”
“Quando adottiamo ciecamente una religione, un sistema politico, un dogma letterario, diventiamo automi. Smettiamo di crescere.”
“Come Ulisse e i suoi compagni di fronte alle sirene, leghiamoci all’albero maestro della vita, o mettiamoci i tappi nelle orecchie, per evitare di cedere alle lusinghe di coloro (genitori, insegnanti, superiori, militari, governanti e preti) che ci cantano la virtù dell’obbedienza. Dando loro retta, potremmo trovarci un giorno alla sbarra degli imputati in un processo a Norimberga o all’Aia, a render conto di crimini che oggi ci fanno rabbrividire, e che domani potrebbero darci il brivido. Perché ribellarsi è giusto, come si diceva nel ’68, ma basta molto poco a renderlo impossibile.”