“Lo so: sono sdolcinato, stucchevole e patetico, ma non posso farci niente. Credo sia la conseguenzanaturale di quando si incontra finalmente il piede che calza alla perfezione la scarpetta che tengo in mano da anni.”
“E le restituivo un bacio all’attaccatura dei capelli in cima alla fronte, e nelle palme messe alle sue tempie sentivo battere i colpi della sua vita di dentro. Battono i colpi del tuo sangue nelle mie mani, in questa folla io sono tuo, ma così tuo, che non potrò più essere di nessuno.”
“L’amore tra le creature è il re delle eccezioni e sta alla vita come l’eresia sta alle religioni.”
Quell’amore pulcino conteneva tutti gli addii seguenti. Nessuna si sarebbe fermata, non avrei conosciuto le nozze, niente fianco a fianco davanti a un terzo che domanda: “Vuoi tu?”. L’amore sarebbe stato una fermata breve tra gli isolamenti. Oggi penso a un tempo finale in comune con una donna, con la quale coincidere come fanno le rime, in fine di parola.
“Voglio tentare di stare con te.Voglio credere che è possibile, anche se non per ora, anche da lontano.Ho bisogno di aspettare qualcuno che non somigli a nessuno e tu sei questo.”
“Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo, assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto.”