“L’auto-rèclame non è vana, inutile o esagerata espressione di megalomania, ma bensì indispensabile necessità per far conoscere rapidamente al pubblico le proprie idee e creazioni.”
“Lavorare in tv è difficile, è faticoso, ti risucchia le energie: la televisione è fatta solo di numeri e di momenti legati alla pubblicità, non ti dà né tempo né il contatto col pubblico.”
“Noi ci ritroviamo ad avere nella coscienza sistematicamente, e a volte ossessivamente, gli eventi che ci hanno emozionato in modo particolarmente incisivo. Così una vittoria, una perdita, una conquista, una ferita. Ma ci ritorna sistematicamente alla coscienza anche ciò che alla coscienza ci si è presentato ripetutamente... Lo sanno bene i pubblicitari.”
“Lavorando nel mondopubblicitario dovevo avere a che fare con i clienti ed era frustrante. Quello è stato l'unicoperiodo in cui ho lavorato in un ufficio come si deve e non mi piaceva affatto.”
“Qualsiasi cosa diciate ad un cliente (buona o cattiva) provoca un passaparola che fa pubblicità. Cos'è che si dice di voi in giro?”
“Oggi l’idea-guida, imposta dall’industria del superfluo che materialmente paga e possiede i media, è quella di distinguersi, di non essere come gli altri: un’idea-guida a cui corrisponde una complementare paura-guida sulla quale la pubblicità costruisce i suoi imperi, la paura del declassamento, di diventare appunto normali come tutti gli altri.”