“I cittadini attonitifingevano di non capire nienteper aiutare i disertorie chi scappava in occidente.”
“Quando qualcuno emigra, pensa al paese dove forse morirà come al paese in cui condurrà la vita.”
“Se tu cambi stato, e ritieni di toccare la ricchezza e la felicità, ecco che il dolore, la vergogna, la morte più velocemente ti raggiungono.”
“Siate lontani, in paesiestranei: se il vostro animo s’immergerà nella triste nostalgia, è al suo ricordo che il vostro segretorimpianto sarà più amaro. Siate quì e la vostra esistenza si svolga, per forza di cose, in regionecittadina lontana: la vostra vita vi sembrerà scialba e gelida. Uscite un giorno e non toccate questa via: la vostra giornata vi sembrerà vuota. Siate infelice, annojato, stanco, sperduto, sfiduciato di voi e di tutti: toccate le sue sacre pietre e come un sorso d’inebriante vino esalterà le vostre forze e si dilegueranno tutti i fantasmi angosciosi e per un istante, per un’ora, per un giorno, l’esistenza vi sembrerà, di nuovo, facile e lieve!”
“Non nego che alcuni Siciliani trasportati fuori dall'isola possano riuscire a smagarsi: bisogna però farli partire molto, molto giovani; a vent'anni è già tardi: la crosta è fatta: rimarranno convinti che il loro è un paese come tutti gli altri, scelleratamente calunniato; che la normalità civilizzata è qui, la stramberia fuori.”
“- Contadina: Voi siete napoletano?- Gaetano: Sì, ma non emigrante, eh! No, no, pecché ccà pare ca 'o napulitano nun po' viaggia', po' sulamente emigra', perciò uno esce, nun po' ffa' 'nu viaggio, 'o napulitano invece viaggia.”