“Il consumatore reale diventa consumatore di illusioni. La merce è questa illusione effettivamente reale, e lo spettacolo la sua manifestazione generale.”
“È più difficile scrivere un brutto romanzo o vendere utensili elettrodomestici? O vivere di sfruttamento, come fa tutta questa gente del Nord?”
“Stai attenta, Elena, che dietro a quelle rilucenti automobili c'è il truffaldino!”
“Voi occidentali siete troppo attaccati alle cose. Siete fissati sulle cose. Uno perde, ad esempio, la sua penna e da allora non fa che pensare alla penna persa, senza dirsi che la penna non ha alcun valore, che si può scrivere anche con un lapis. In Occidente vi preoccupate troppo delle cose materiali.”
“La soluzione è dentro di noi, si tratta di conquistarla facendo ordine, buttando via tutto ciò che è inutile e arrivando al nocciolo di chi siamo. Più che assaltare le cittadelle del potere, si tratta ormai di fare una lunga resistenza. Bisogna resistere alle tentazioni del benessere, alla felicità impacchettata; bisogna rinunciare a volere solo ciò che ci fa piacere.”
“L’orrore della società dei consumi, che per necessità deve vendere quel che produce, che per questo deve fare pubblicità, il che vuol direcrearedesideri che non esistono e con ciò seminare continuamente infelicità.”