“Tutto quello che è nato deve morire, e questo significa che le nostre vite sono come i grattacieli. Il fumo sale a velocitàdiverse, ma le vite sono tutte in fiamme, e tutti siamo in trappola.”
“Io non muoio, arrocco.”
“Quando viviamo non pensiamo mai davvero ai morti. Pensiamo magari a quello che ci hanno lasciato, ai ricordi, alle belle parole. Non ci sfiora la profondità dell’abisso di non essere altro che nulla. Ma quando una persona cara, a noi vicina, ci lascia: come un padre, una madre, o la persona che amiamo, allora si apre una specie di tela.”
“Non è vero che in punto di morte rivivi tutta la tua vita, in punto di morte sei gli occhi delle persone che ti hanno amato. Non è vero che vedi il passato, tu sei il futuro. È un’altra prospettiva che si apre. Capisci, qualcosa capisci.”
“Mio Dio, Mio Padre, e mio Amico: non mi abbandonare nella mia ultima ora.”
“Il nostro esserci qui e ora induce l’aspettativa che ci saremo sempre – promessa priva di sostanza. Mi piaceva l’idea che da un simile ribaltamento l’egoismo uscisse smussato, che al pensiero della propria morte venisse quasi da chiederescusa per l’involontario abbandono: anziché preoccuparsi per la propria sorte, chiedersi come sarà, non per noi ma per gli altri.”