“Non è il tipo di gioco ad essere fondamentale. La cosa più importante è avere 23-24 giocatori, tutti bravi. Questo è decisivo: che siano tutti bravi. Poi giocherai il calcio che meglio si adatta alla squadra che mandi in campo.”
“Il giorno che decisi che avrei fatto il calciatore, non sapevo dove sarei arrivato. Sapevo che i miei preferivano fare di me un medico, un farmacista o almeno vedermi lavorare in banca. Io avevo capito che il calcio può dare grandissime gioie alla gente.”
“Messi è un genio, non gli manca niente. Quando lo guardo giocarevedo un ragazzo pieno di talento e abilità, molto intelligente e con un piede sinistro come quelle di Maradona.”
“Avendo sempre giocato in una squadra, mi sento a disagio quando vengo classificato tra i migliori a livello individuale.”
“Non dovremmo paragonare gli uomini a Dio, ma per Messi si può fare un'eccezione.”
“L'Inter era una squadra leggendaria. C'erano giocatori come Facchetti e Mazzola, e in panchina c'era un totem come Herrera, con cui avevo parlato più volte e che mi convinse a lasciare il Bayern Monaco.”