“Quando l'ateismo vorrà dei martiri, lo dica: il mio sangue è pronto.”
“Dichiararsi ateo è difficile; atei si è chiamati, e sempre nella prospettiva insultante di un'autorità impaziente di condannare.”
“Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell'epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque a loro, diventa immediatamente un ateo.”
“Non esiste nessun termine per qualificare positivamente colui che non si sottomette alle chimere se non questa costruzione linguistica che inasprisce l'amputazione: a-teo, dunque, ma anche mis-credente, a-gnostico, non-credente, ir-religioso, in-credulo, a-religioso, empio e tutti i termini che da essi derivano: irreligione, miscredenza, empietà ecc. Niente per indicare l'aspetto solare, affermativo, positivo, libero, forte, dell'individuo che si colloca oltre il pensiero magico e le favole.”
“La negazione di Dio non è uno scopo, ma un mezzo per arrivare a un'etica postcristiana o francamente laica.”
“Meslier ha negato ogni divinità, d'Holbach ha smontato il cristianesimo, Feurbach ha decostruito Dio, Nietzsche rivela la trasvalutazione: l'ateismo non deve funzionare solo come una fine. Sopprimere Dio, certo, ma per fare che cosa? Un'altra morale, una nuova etica, valori inediti, impensati perché impensabili, ecco ciò che rende possibile la realizzazione e il superamento dell'ateismo. Un compito temibile e riservato al futuro.”