“Tutti quelli che esaltano il frastuono dei mass media, il sorrisoimbecille della pubblicità, l'oblio della natura, l'indiscrezione innalzata al rango di virtù, li si deve chiamare: collaborazionisti della modernità.”
“Oggi molti bevono caffè senza caffeina e birra senza alcol. Adottano bambini a distanza e seguono la politica internazionale o più recentemente le fluttuazioni dello spread, sentendosi fieri del proprio senso di responsabilità e della propria virtù, incapaci però, alla prova dei fatti, di sacrificare una parte del proprio io per riuscire a provare autentica empatia per le persone significative della loro vita. È di questa nuova maggioranza desensibilizzata, che dispone di droni e tastiere d’una potenza inaudita per fare le guerre senza sporcarsi neppure un alluce sul terrenonemico, che dobbiamo aver paura.”
Nella sua fase iniziale e “solida”, la modernità è stata vissuta come una lunga marcia verso l’ordine.
“Esseremoderni significa essere perpetuamente in testa rispetto a se stessi, in uno stato di costantetrasgressione (secondo la terminologia di Nietzsche, non si può essere Mensch senza essere, o quanto meno sforzarsi di essere, Übermensch); significa anche avere un’identità che può esistere solo in quanto progetto irrealizzato.”
“La modernità consiste nel riconoscimento dell'individuo, nell'uguaglianza dei diritti di uomini e donne, nella cultura dei valoridemocratici, nell'apertura verso il mondo.”
“Sai di vivere negli anni Duemila quando hai una lista di quindici numeri di telefono per raggiungere la tua famiglia di tre persone.”