“Sono disgustato dei libri d’oggi” – si sfogò il vescovo Epifanio con un santomonaco. Costui gli rispose: “Le cose andrebbero meglio se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero”.
“Io scrivo questo velocemente perché sono ansioso di conoscere come la storia finirà.”
“Ah! Quanti libri non si scriverebbero affatto se si volessero denunciare le devastazioni causate dalle idiozie assolute.”
“La letteratura porta dappertutto... a condizione di uscirne.”
“Rivoluzionario è lo scrittore che riesce a porre attraverso la sua opera esigenze rivoluzionarie diverse da quelle che la politica pone; esigenze interne, segrete, recondite dell’uomo che egli soltanto sa scorgere nell’uomo.”
“Lasciateci leggere e danzare - due divertimenti che non potranno mai fare del male al mondo.”