“Quando prendevano la penna in mano si rivoltavano e si ribellavano: scrivere era rinunciare, era rinnegare, a volte era suicidarsi. Era andare contro la famiglia. ”
“Il mio consiglio più importante a tutti gli scrittori in erba è di tralasciare quelle parti che un lettore evita di leggere.”
“Usare gli avverbi è un peccato mortale.”
“Gli scrittorigrandi, incapaci, per natura o per abito, di molti piaceri umani; privi di altri molti per volontà; non di rado negletti nel consorzio degli uomini, se non forse dai pochi che seguono i medesimi studi; hanno per destino di condurre una vita simile alla morte, e vivere, se pur l'ottengono, dopo sepolti.”
“Non basta che lo scrittore sia padrone del proprio stile. Bisogna che lo stile sia padrone delle cose.”
“Gli scritti più vicini alla perfezione, hanno questa proprietà, che ordinariamente alla seconda lettura piacciono più che alla prima. Il contrario avviene in molti libri composti con arte e diligenza non più che mediocre, ma non privi però di un qual si sia pregio estrinseco ed apparente; i quali, riletti che sieno, cadono dall'opinione che l'uomo ne avea conceputo alla prima lettura.”