“Il mio dovere è di servirli, e sono capace di farcela. Non sono stata io a scegliermi dei padroni che mi sono inferiori. Padroni sempre sono, e io sono destinata a essere la loro serva.”
“Era ubbidito, eppure non ispirava né amore né timore, neanche rispetto. Ispirava disagio. Quella era la sensazione! Disagio. Non una sfiducia decisa — solo disagio — nient'altro. Non avete idea di quanto possa essere efficace una... una... simile capacità. Non aveva il genio dell'organizzazione, né dell'iniziativa, e neanche del comando.”
“È necessario che i cani e i gatti siano i padroni dei loro padroni, perché talvolta coloro che hanno delle bestie sono davvero più bestie di loro.”
“Tra servo e padrone non v'è nessuna amicizia.”
“Non basta che obbediscano, devono compiacerlo, devono darsi da fare, tormentarsi, ammazzarsi per occuparsi dei suoi affari; e inoltre devono godere del suo piacere, abbandonare i propri gusti per quelli del tiranno, forzare il proprio temperamento, spogliarsi della propria natura, stare sempre attenti alle parole, alla voce, ai segni e agli occhi: non devono avere occhio, piede, mano che non stia sempre in agguato per spiare i suoi desideri e scoprire i suoi pensieri.”
“Un buon cortigiano non deve mai avere un’opinione propria, ma sempre quella del suo padrone o del suo ministro, e deve avere la sagacia per intuirlo.”