“Quando si vive insieme, si finisce per legarsi. Si ama non la persona, ma l'idea che si fa di lei, le sensazioni che suscita, persino l'odio che si prova. Ci si affeziona anche ai propri demoni.”
“In un mondo dove il bianco non finisce di detestare il nero e viceversa, la pacifica convivenza del latte col caffè commuove.”
“Abbiamo imparato entrambi che per vivere insieme dobbiamo dirci molto meno di quanto ci nascondiamo.”
“L’occasione è di capire una volta per tutte che il mondo è uno, che ogni parte ha il suo senso, che è possibile rimpiazzare la logica della competitività con l’etica della coesistenza, che nessuno ha il monopolio di nulla, che l’idea di una civiltà superiore a un’altra è solo frutto di ignoranza, che l’armonia, come la bellezza, sta nell’equilibrio degli opposti e che l’idea di eliminare uno dei due è semplicemente sacrilega.”
“Il divino è ciò in cui gli opposti coesistono: tutto e il contrario di tutto; la bellezza e l’orrore; l’odio e l’amore. È tutto lì. Non c’è dualità. I rishi ebbero il coraggio di vedere il male come parte di Dio.”
“Il diritto non è una spada che si presta a ulteriore violenza, ma un modo di risolvere i problemi della convivenza: problemi di civiltà, di libertà, di benessere.”