“L’orrore della società dei consumi, che per necessità deve vendere quel che produce, che per questo deve fare pubblicità, il che vuol direcrearedesideri che non esistono e con ciò seminare continuamente infelicità.”
“Quante volte hai comprato qualcosa pensando che ti avrebbe reso felice, ma ti ha puntualmente deluso?”
“Le mostre universali de' prodotti e delle merci, ecco le vere olimpiadi e i degni areopaghi del tempo.”
“Distinguersi nelle scelte è meglio che omologarsi nel mare di un consumismo spersonalizzante.”
“L’industrialismo, a differenza del «capitalismo commerciale» non si limita a trasferire beni, li crea.”
“In questo nuovo Regno l’uomo ha ancora una parte, ma come sottoprodotto. Non è più propriamente un uomo, ma un «consumatore». È un tramite. È il tubo digerente, il lavandino, il water attraverso cui deve passare il più velocemente possibile ciò che altrettanto rapidamente produce.”