Nella donna, molto più marcatamente che nel maschio, si dibattono due soggettività antitetiche perché una vive a spese dell’altra: una soggettività che dice “io” e una soggettività che fa sentire la donna “depositaria della specie”.
“Quando una donna decide di andare a letto con un uomo, non esiste ostacolo che non superi, né fortezza che non abbatta, né considerazione morale che non sia disposta a mettere da parte: non c’è Dio che valga.”
“I fratelli erano stati allevati per essereuomini. Le sorelle erano state educate per esseremogli. Sapevano ricamare al telaio, cucire a macchina, tessere merletti al tombolo, lavare e stirare, fare fiori artificiali e dolci di fantasia, e disegnare biglietti di partecipazione e d’invito.”
“Lo scapolo è colui il quale, per non fare infelice una sola donna, sceglie di renderne tante felici.”
“La donna sarebbe assai meno infelice, se si occupasse un po’ più di discernere sotto l’involto d’un bell’uomo, l’anima di un Lucifero!”
“Una delle più belle qualità della donna è l’apprezzamento squisito del bello e dell’eroico.”