“Dammi un po' della tua sporca magia,e luce sia.”
“Ho le mie nuvoleè là che mi nasconderò,così mi renderò introvabileal vuoto che ora abita in me.”
“Guarda la televisione, quanti intrepidi eroinoi, col telecomando, viviamo ormai, soli.”
“Quanti segni, sulla pellecome tatuaggi, restano così.”
“Con quella faccia spauritada solo contro la vita.”
“Decidi da che parte sta l'origine del male.Di quale uomo tu vivraiper quale mondo vuoi morire!”
“L'esercito non fa per me.Uno, due, senza mai dire tre.”
“Dammi una stella che non sia,solo un satellite ma la stella mia.Dimmi che ancora cresceròanche se sono di latta i sogni che ho.”
“Spiagge,di corpi abbandonati,di attimirubati,mentre la pelle brucia.Un'altra vela va, fino a che non scompare,quanti segreti che, appartengono al mare.”
“Figli di un'isterica passionela rassegnazione è ciò che resterà.”
“Non tacete non vi rassegnatenon v'inchinate mai non vi vendeteSe resterete vivi, solo non sarò.”
“Telecomando,mi stai paralizzando.”
“E non venirmi più a direche non ne puoi più!Gli psicofarmaci, ormaiè una vita che li mandi giù!”
“Il triangolo no, non l'avevo considerato,d'accordo ci proveró, la geometria non é un reato.”
“Incoraggiamo questa intesa,intitoliamoci una via!E concediamogli una pausa,a questa malinconia.”