“Un mondo dove i vecchi lavorano e i giovani dormono, prima non si era mai visto.”
“Nessun dramma personale è tale da poter essere vomitato in faccia agli altri. Per quelli rimediabili, basta e avanza la commedia. Per quelli irrimediabili, in novecentonovantanove casi su mille è preferibile il silenzio. È più decente.”
“L’orbita della Terra attorno al Sole vi è estranea, vi vestite allo stesso modo quando soffia il blizzard e quando il sole cuoce il cranio, avete relegato il tempo atmosferico tra i dettagli che bussano vanamente sulla superficie del vostro bozzolo.”
Siete arrivati in un mondo che ha già esaurito ogni esperienza, digerito ogni cibo, cantato ogni canzone, letto e scritto ogni libro, combattuto ogni guerra, compiuto ogni viaggio, arredato ogni casa, inventato e poi smontato ogni idea... e pretendere, in questo mondo usato, di sentirvi esclamare “che bello!”, di vedervi proseguireentusiasti lungo strade già consumate da milioni di passi, questo no, non ce lo volete – potete, dovete – concedere. Il poco che riuscite a rubare a un mondo già saccheggiato, ve lo tenete stretto. Non ce lo dite, “questo mi piace”, per paura che sia già piaciuto anche a noi. Che vi venga rubato anche quello.
“Penso a come è stato facile amarti da piccolo. A quanto è difficile continuare a farlo ora che le nostre stature sono appaiate, la tua voce somiglia alla mia e dunque reclama gli stessi toni e volumi, gli ingombri dei corpi sono gli stessi.”
“Niente come una vita insoddisfacente è in grado di generare credenze ridicole e devozioni disperate: se c’è un buon termometro della tristezza collettiva è la credulità collettiva.”
“Quante volte invece di mandarti a fare in culo avrei dovuto darti una carezza. Quante volte ti ho dato una carezza e invece avrei dovuto mandarti a fare in culo.”
“A Venezia per i vostri bisogni servitevi delle toilette pubbliche. Ce ne sono ben due: una a Mestre e una sull'autostrada per Padova, dove, tra l'altro, potrete ammirare il fenomeno dell'acqua alta in pieno autogrill.”
“La coppia, come forma di comunità, è diventata troppo impegnativa per un’umanità di narcisi patologici. La coppia è l’embrione di qualunque tipo di società. Uno più uno, la somma più elementare, quella che rende possibili tutte le altre somme. Se non si riesce a fare più neanche uno più uno, vuol dire che nessun’altra somma sarà mai più possibile... Esisterà solo l’uno.”
“Se ho una sindrome, è una sindrome composita. Multipla. Oltre a darmi decisamente sui nervi i selfie, l’esibizionismo individuale e di gruppo, l’abuso dell’egòfono (per non dire dell’esultanza dei calciatori che in un certo senso riassume tutte le precedenti degenerazioni in brevi sequenze, a loro modo magistrali), comincio a nutrire una inedita diffidenza fisica per gli esseri umani. Non che li trovi brutti. Li trovo ingombranti.”
“Esisterà solo l’uno. Dunque esisterà solo l’io. Ognuno con il suo egòfono acceso. Muto con chi gli sta intorno, loquace solo con chi ha il merito di rimanersene a debita distanza.”
“Non ti basta un ordine semiautomatico, che richiede pochi e leggeri ritocchi, ed è così logico, così necessario da funzionare per seduzione e non per costrizione. Un ordine fraterno e non paterno, tra simili, tra eguali, un contagio democratico. Un ordine poco faticoso da insegnare, poco faticoso da imparare. Soprattutto: un ordine così poco invasivo, così poco opprimente, da preservare chi lo impone dallo sgradevole compito di farsi odiare.”
“Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso.”
“Se non esercito il potere non è solamente per pigrizia (conta anche quella, ma non è così determinante). È soprattutto perché al potere, così come si è strutturato prima di te e di me, io non riesco più a credere. È dunque non posso, imbrogliando me stesso, imbrogliare anche te.”
“Tra simulare un’autorità ben strutturata ma finta, ed esercitarne una gracile e fluttuante, però autentica, che cosa è peggio? Dimmi, chi preferisci ritrovarti di fronte: uno che parla una lingua chiara ma non è la sua, oppure uno che parla proprio la sua ma non si capisce che accidenti sta dicendo?”