“Aglio olio e peperoncino, esci fuori da questo lettino!”
“Ascoltami! Con Mao o Maometto, alzati dal letto!”
“Franco era totalmente a digiuno non solo delle più rudimentali tecniche recitative ma anche del gergo teatrale a cui sopperiva con grande fantasia; non conosceva neanche il significato della parola sketch. Non avevo certamente più nozioni di lingua italiana di lui, ma avendo lavorato a Torino avevo imparato qualcosa.”
“Avendo già fatto del teatro mi davo arie di attore e Franco che mi conosceva in tale veste mi guardava con ammirazione e rispetto, al punto da rivolgersi a me chiamandomi signor Ingrassia.”
“E' la più grande maschera comica del mondo. [Riferendosi a Franco Franchi].”
“Consiglio di evitare le scuole che non formano e rubano soldi.”
“Mi piaceva stare in mezzo alla gente e per questo all’inizio ho fatto di tutto: prima il rappresentante, poi mi sono diplomato all’Istituto superiore di educazione fisica. Ma continuavo a guardarmi in giro e a cercare il contatto con le persone. In questo coinvolgevo anche parenti, amici e compagni di scuola, e provavo ad esibirmi davanti a loro. Vedevo che ridevano anche quando cercavo di fare un discorso serio: allora ho capito che ero portato per la recitazione.”
“Tra gli ultrà oggi c'è un contatto più intenso di una volta, sono quasi una lobby.”
Magari fossi solo “figlia di” Renato Izzo! Io sono anche “sorella di” Simona Izzo, “suocera di” Luca Argentero, “cognata di” Ricky Tognazzi, “ex cognata di” Antonello Venditti, “ex quasi cognata di” Maurizio Costanzo, “zia di” Francesco Venditti, “madre di” Myriam Catania, eccetera eccetera. Ma che ci devo fare? Ho una famiglia numerosa!
“Ai giovani voglio dire di avere sempre pronto un piano B. Solo così si può tentare di intraprendere la strada nel mondo dello spettacolo senza un’ansia che sarebbe devastante e controproducente.”
La preparazione è imprescindibile e deve essere ottima. Bisogna scegliere una scuola seria, con professori esperti che, oltre ad insegnare, aiutino l’allievo ad “entrare nel giro” perché, diciamocelo, conta anche quello.
“Un doppiatore non ha copione, va in sala di doppiaggio e registra. Deve entrare immediatamente nel ruolo, seguendo le indicazioni che il direttore di doppiaggio dà. Servono immediatezza ed empatia.”
“Chi doppia, prima di tutto, recita e deve saperlo fare bene.”
“Gli uomini di cui ci innamoriamo sono figli partoriti in un'altra vita.”
“Le donne amano in modo ossessivo, materno, annientante, spropositato, patologico, ma sono costrette a patteggiare questi sentimenti tumultuosi.”