“Occorre preparare i giovani a lavorare nella societàsecondo lo spirito del Vangelo, come operatori di giustizia e di pace, e a vivere da protagonisti nella Chiesa.”
“La forza umanizzante del Vangelo è testimoniata dalla fraternità vissuta in comunità, fatta di accoglienza, rispetto, aiuto reciproco, comprensione, cortesia, perdono e gioia.”
“L’immagine di Dio è la coppia matrimoniale: l’uomo e la donna; non soltanto l’uomo, non soltanto la donna, ma tutti e due.”
“Tutti noi abbiamo dentro alcune zone, alcune parti del nostro cuore che non sono vive; e alcuni hanno tante parti del cuore morte, una vera necrosi spirituale! [...] Soltanto il potere di Gesù, il potere di Gesù è capace di aiutarci ad uscire da queste zone morte del cuore, queste tombe di peccato, che tutti noi abbiamo. ”
“La nostra risurrezione incomincia quando decidiamo di obbedire al comando di Gesù di uscire alla luce, alla vita; quando dalla nostra faccia cadono le maschere - tante volte noi siamo mascherati dal peccato- e noi ritroviamo il coraggio del nostro voltooriginale, creato a immagine e somiglianza di Dio.”
“La sapienza è la grazia di poter vedere ogni cosa con gli occhi di Dio. E’ semplicemente questo: è vedere il mondo, vedere le situazioni, le congiunture, i problemi, tutto, con gli occhi di Dio.”
“Questa è una delle sfide del nostro tempo: trasmettere il sapere e offrirne una chiave di comprensione vitale, non un cumulo di nozioni non collegate tra loro. C’è bisogno di una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini.”
“La ricerca scientifica ha moltiplicato le possibilità di prevenzione e cura, ha scoperto terapie per il trattamento delle più varie patologie. [...] Ma perché si possa parlare di salute piena è necessario non perdere di vista che la personaumana, creata a immagine e somiglianza di Dio, è unità di corpo e spirito.”
“Preghiera, studio, fraternità e anche vita apostolica: sono i quattro pilastri della formazione, che interagiscono. La vita spirituale, forte; la vitaintellettuale, seria; la vita comunitaria e, alla fine, la vita apostolica, ma non in ordine di importanza.”
“La condivisione fraterna con i malati ci apre alla vera bellezza della vitaumana, che comprende anche la sua fragilità, così che possiamo riconoscere la dignità e il valore di ogni essereumano, in qualunque condizione si trovi, dal concepimento fino alla morte.”
“Nella sequela ministeriale di Gesù non c’è posto per la mediocrità, quella mediocrità che conduce sempre ad usare il santo popolo di Dio a proprio vantaggio.”
Di fronte alla Croce di Gesù, vediamo quasi fino a toccare con le mani quanto siamo amati eternamente; di fronte alla Croce ci sentiamo "figli" e non "cose" o "oggetti".
“La Buona Notizia non è soltanto una parola, ma è una testimonianza di amore gratuito e fedele: è uscire da sé per andare incontro all’altro, è stare vicino a chi è ferito dalla vita, è condividere con chi manca del necessario, è rimanere accanto a chi è malato o vecchio o escluso.”
“Sono andato per strade e sentieri che mi hanno fatto dimenticare la mia Galilea. Signore, aiutami: dimmi qual è la mia Galilea; sai, io voglio ritornare là per incontrarti e lasciarmi abbracciare dalla tua misericordia.”
Ritornare in Galilea vuol dire rileggere tutto a partire dalla croce e dalla vittoria: senza paura, "non temete". Rileggere tutto – la predicazione, i miracoli, la nuova comunità, gli entusiasmi e le defezioni, fino al tradimento – a partire dalla fine, che è un nuovo inizio, da questo supremo atto d’amore.