“Non c’è persona piú fedele del buono a nulla, perché non ha alternative.”
“Quanto piú cresce la «macchina organizzativa», tanto piú si rafforza la sua vocazione oligarchica. Quanto piú si estende la presenza del partito nella società, tanto piú si restringe la possibilità di partecipazione alla sua vita interna da parte dei suoi iscritti ed elettori, come per un male incurabile. Una sorta di morbo autoimmune, che si rivolge contro i codici genetici stessi dell’organismo.”
“L’immagine, desolante, di una «democrazia senza popolo» e di quella che, in un futuro non lontano, potrebbe diventare un «popolo senza democrazia».”
“Lo stesso processo – tecnologico e strutturale – che ha prodotto l’unificazione orizzontale dello spaziosociale, azzerando le distanze e i tempi necessari a colmarle, ne ha nel contempo prodotto la spaccatura verticale allontanando socialmente gli estremi, separando irrimediabilmente il vertice dalle rispettive basi. Creando élite decidenti irresponsabili, perché collocate ormai su un pianeta diverso da quello abitato dai destinatari di quelle decisioni.”
“Se sempre e comunque le macchinepolitiche costruite per dar corpo alla democrazia sono destinate a riprodurre rapporti oligarchici di comando-obbedienza e a generare implacabilmente nuove «aristocrazie interne», allora tanto vale affidarsi al rapporto diretto tra il Capo e la Massa.”
“Separazione di linguaggi, di atteggiamenti, di sensibilità, di priorità, ma anche di stile di vita, di accesso a privilegi, di reddito, testimoniata da un’infinità d’indizi e registrata anche in un buon numero di sondaggi.”
“All’identificazione tende a sostituirsi un senso di estraneità. Alla militanza la diffidenza: un sentimento misto di frustrazione per l’impotenza dei decisori e d’insofferenza per la loro intrusività.”
“Il partito è una forma di organizzazione. Per certi aspetti l’organizzazione per eccellenza: quella su cui poggia il funzionamento strutturale del sistema politico.”
“Il passaggio è quello dalla «democrazia dei partiti» alla «democrazia del pubblico».”
“Ci sono state solo due rivoluzioni mondiali. Una nel 1848. La seconda nel 1968. Entrambe hanno fallito. Entrambe hanno trasformato il mondo.”
“La nostra generazione, cresciuta in condizioni di mediaagiatezza ed educata all’Università, si ritrova in un mondo molto diverso da quello in cui sperava.”
“Molti dei nostri cosiddetti ragionamenti consistono nel trovare argomenti per continuare a credere in ciò che già facciamo.”
“La curiosità è oziosa solo per coloro che non si rendono conto che può essere una cosa molto rara e indispensabile.”
“La partigianalità è la nostra grande maledizione. Troppo facilmente supponiamo che tutto abbia due facce e che sia nostro dovere stare dall'una o dall'altra.”
“Troviamo difficile credere che i pensieri degli altri siano sciocchi quanto i nostri, ma probabilmente lo sono.”