“Gli esperti [nell’arte] del combattere inducono gli altri [a fare la prima mossa], e non vengono indotti a farla.”
“Quando muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna.”
“La guerra si fonda sull’inganno.”
“In un terreno aperto non ti accampare. In una zona di confine stringi alleanze. In una zona crocevia non restare. In un terreno chiuso elabora strategie. In un terreno di morte combatti.”
“La miglior vittoria è quando l'avversario si arrende di sua propria iniziativa prima che vi siano davvero delle ostilità... È meglio vincere senza combattere.”
“Adescate [il nemico] con la prospettiva di un vantaggio, e conquistatelo con la confusione. Se è solido, preparatevi [a combatterlo]; se è forte, evitatelo. Se è collerico, mostratevi cedevoli; se è umile, arroganti. Se è pigro, affaticatelo; se è compatto, disperdetelo. Attaccatelo quando è impreparato, e apparite all’improvviso.”
“Chi è veramente esperto nell’arte della guerra sa vincere l’esercitonemico senza dare battaglia, prendere le sue città senza assieparle, e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate.”
“Fondamentale in tutte le guerre è lo stratagemma.”
“Il motivo per cui un abile sovrano e un esperto generale sconfiggono il nemico ogni volta che prendono l’iniziativa, e i loro risultati superano quelli degli uomini comuni, è la loro preveggenza delle condizioni dell’avversario. Questa ‘preveggenza’ non può essere derivata dagli spiriti, né dagli dei, né dall’analogia con avvenimenti precedenti, né dai calcoli dell’astrologia. Deve essere ottenuta da quegli uomini che conoscono la situazione del nemico: dalle spie.”
“Si attacca con la forza frontale, ma si vince con quelle laterali.”
“E' di suprema importanza sconvolgere la strategia del nemico, in secondo luogo spezzare le sue alleanze, in terzo luogo attaccare il suo esercito. La scelta peggiore è assediare le città fortificate.”
“Lo scopo della creazione di un esercito è arrivare all'assenza di forma. La vittoria in guerra non è ripetitiva, ma adatta incessantemente la sua forma. Una forzamilitare non ha una formazione costante, l'acqua non ha una forma costante: la capacità di ottenere una vittoria cambiando e adattandosi a seconda dell'avversario è chiamatagenio.”
“Ciò che da valore alla guerra, è la vittoria.”
“Non c’è mai stata una guerra protratta nel tempo che abbia portato vantaggi a una nazione.”
“L'obiettivo di un'operazionemilitare è porsi subdolamente in sintonia con le intenzioni del nemico... arrivare per primi a ciò che egli vuole, anticipare con astuzia le sue mosse. Mantenere la disciplina e uniformarsi al nemico... Così, da principio sei come una fanciullainnocente ed egli ti apre la porta; poi sei come un coniglio che corre libero e senza freni, e il nemico non riesce più a tenerti fuori.”