“Non aver paura della morte... Fa meno male della vita!”
“Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.”
“Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unicapersona che riuscirai ad amare veramente.”
“Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.”
“C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.”
“Il genere umano è strano; teme la vita, ma ancora di più la morte. È stranotemere la morte, dato che la vita è sofferenza, e quando la morte arriva la sofferenza cessa.”
“Non amare per paura di soffrire è come non vivere per paura di morire.”
“Voglio tornare bambino perché le ginocchia sbucciate fanno meno male dei cuori infranti...”
“Ognuno dovrebbe rivendicare il diritto di esibire il proprio dolore.”
“Quando sei giovane e poco più che ventenne tutto sembra disperatamente interminabile e terribilmente doloroso. Col crescere realizzi che effettivamente la maggior parte delle cose sono terribilmente dolorose e che questa è la condizione umana.”
“Il dolore è come un ospite troppo grande. Costringe a cambiare le misure.”
“Nuovi amici, nuovi dolori.”
“Le mie sofferenze fanno parte di me stesso e della mia arte. Sono indistinguibili da me, e la loro distruzione distruggerebbe la mia arte. Voglio conservare quelle sofferenze.”
“C'è un limite alla quantità di sofferenze e di scombussolamento che si è disposti a sopportare in nome dell'amore, come c'è un limite al disordine che siamo disposti ad accettare in una casa. Non si può conoscere in anticipo, ma quando lo raggiungi, te ne accorgi. Ne sono convinta. Quando cominci veramente a lasciar perdere, succede così. Ti parte dentro una fitta di dolore segreta, inaspettata. E subito dopo, un senso di leggerezza. Vale la pena rifletterci, sulla leggerezza. Non si tratta solo di sollievo. Contiene una forma strana di piacere, niente a che fare con masochismo o vendetta, niente di personale, insomma. E' il piacerespontaneo di quando si constata che il progetto non corrisponde più alla struttura, che l'edificio non può stare su; è il piacere di riconsiderare dal principio tutto ciò che esiste di contraddittorio, persistente e irriducibile nella vita.”
“Diventare troppo intelligenti può fare male.”