Due cose si imparano guardando: ballare e cucinare. Ecco, la seconda arte l'ho "rubata" così a chi ne era maestro. Come mia madre, donna tostissima e superlativa ai fornelli.
“Mia madre ci teneva talmente tanto che io fossi il primo della classe, che mi iscrisse alle scuole differenziali.”
“Una madre è contenta di essere niente altro che una madre; ma dove troveresti un'altra persona che è soddisfatta con questo solo ruolo?”
“Madremadremadreuna bambina nella guerra che non ha giocato mai eri eri un angelo quì in terranon hai smesso di sperare mai.”
“Dammi la vita di un bambino la cui madre è una infermiera, sarta, lavandaia, cuoca, insegnante, angelo e santa, tutte in una, e il cui padre è guida, esempio e amico. Nessun servitore che si interponga tra loro. Questi sono i ragazzi che sono nati con la più grande fortuna.”
Che cosa ci trovassero di tanto straordinario nel mio ombelico, ci ha pensato mia madre a svelarlo: "Piace perché è un ombelico alla bolognese".