“Ma come sempre seiresistente al vento degli inverni miei.”
“Il nostro abate Serapione – fa un monaco a un confratello di un altro monastero – è talmente innamorato della parola di Dio, che lo assistono quarantamila angeli. Duemila lo assistono nella lettura, duemila nella meditazione, duemila nella contemplazione.- E gli altri trentaquattromila?- Lo aiutano ad andare nell’orto a lavorare.”
“Un mercante di Antiochia venne un giorno a trovare abba Sisoès.- Abba – gli disse – penso di aver commesso una frode…- Pensi o ne sei sicuro? – tagliò corto l’anziano. – Raccontami il fatto.- Sono riuscito a vendere due aratri a un contadino che possedeva un’unica mucca. E poiché non aveva denaro, sono riuscito a farmi dare la mucca come anticipo…”
“Un giorno un anziano, in visita a un fratello, gli chiese:- Abba, il tuo vino è sempre quello dell’ultima volta?- Identico, fratello, identico!- Allora mi puoi porgere un boccale d’acqua?”
“Un fratello andò a trovare Elia il solitario e gli disse: - Nel mondo ho conosciuto un uomo che aveva una grande idea di se stesso. - Sii certo – rispose Elia – che quando uno ha una grande idea di se stesso, quella è l’unica grande idea che ha.”
“Un igumeno andò a trovare un anziano:- Abba, come dev’essere un’omelia?- Un’omelia – gli rispose l’anziano – deve avere un buon inizio e una buona fine. E tu fa’ in modo che l’inizio e la fine siano il più vicini possibile.”