“Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.”
“- Stai diventando molto smemorato – disse un fratello a un anziano.- Lo so – rispose l’anziano – e in tal modo ho un grosso vantaggio: godo molte volte delle stesse cose per la prima volta.”
Alcuni anziani stavano parlando dei danni procurati dal vino. Abba Arsenio a un certo punto disse: “Il danno maggiore viene a colui che beve per dimenticare. Rischia di dimenticare il momento in cui deve smettere”.
“- Perché ti sei fatto un nodo al cordone? – chiede un monaco a un fratello.- Per ricordarmi che devo spedire una lettera di abba Preponzio. Mi rimprovera sempre di avere poca memoria.- E l’hai spedita?- Si è dimenticato di darmela.”
“Abba Sisoès aveva molti libri nella sua cella e molta sapienza nel suo cuore. A un giovanemonaco che un giorno gli chiese:- Abba, è difficile leggere?Rispose:- Leggere è niente; il difficile è dimenticare quello che si è letto…”
“Quelli che dimenticano la storia sono destinati a testimoniare davanti alle commissioni governative.”