“l'uomo pensa a se stesso come un creatore invece che un utente, e questa illusione lo sta derubando, non solo della sua ereditànaturale, ma forse del suo futuro.”
“La vita in fondo cos'è? Solo l'attesa di qualcosa d'altro. E la morte è l'unica cosa che possiamo essere sicuri che viene.”
“La natura opera in modo da farci sperare, e dunque credere, contro noi stessi, che le cose andranno proprio come dovrebbero, e non come dovremmo sapere che andranno.”
“Esistono creature particolari, chiamate vampiri. Qualcuno di noi ha prove della loro esistenza. Nonostante noi non abbiamo assoluta certezza riguardo alla nostra tristeesperienza, gli insegnamenti e le testimonianze del passato sono prova sufficiente per persone con occhi ben aperti.”
Il riso che bussa alla vostra porta e chiede: "posso entrare?" non è vero riso. No! Il riso è un re e va e viene quando e come gli pare. Lui non chiede a nessuno, lui non sceglie il momento più adatto.
“Ho visto la testa del Conte sporgere dalla finestra. Non vedevo il viso, ma sapevo che era lui dal collo e dal movimento del dorso e delle braccia. Ad ogni modo, non potevo certo sbagliarmi: erano proprio le sue mani, avevo avuto modo di studiarle a lungo. Dapprima ero incuriosito, quasi divertito; è strano come un fatto anche minimo possa incuriosire e divertire un uomo, quando è prigioniero. Ma i miei sentimenti si sono mutati in repulsione e terrore quando ho visto tutto il corpo emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare lungo il muro del castello, sospeso su quell'orrido, a faccia in giù, col mantello che si apriva tutto intorno a lui a formare due grandi ali. Dapprima non credevo ai miei occhi. Ho pensato che fosse uno strano effetto della luce lunare, o dell'ombra. Ma ho continuato a guardare, e non poteva essere un'illusione. Ho visto le dita delle mani e dei piedi avvinghiarsi agli angoli delle pietre, denudati della malta dal logorio degli anni, e sfruttando ogni sporgenza e sconnessura muoversi verso il basso a notevole velocità, proprio come una lucertola su un muro. Che razza d'uomo è questo, o che razza di creatura con sembianze d'uomo? Sono sopraffatto dal terrore di questo luogo orribile. Ho paura — una paura opprimente — e per me non c'è via di scampo; sono circondato da orrori ai quali non oso neppure pensare.”