I “noi” come edifici o come organismi sono la solidificazione opacizzata delle «immagini» con cui i “noi” inventano se stessi, per differenziarsi dagli altri e costruendo così, in maniera immaginativa, anche gli “altri”.
“Sono un uomo velato a me stesso, soltanto Dio sa il mio vero nome.”
“Non ho mai fatto parte di movimenti o associazioni come gli scout o l'Azione cattolica. Mi definirei una cattolica di parrocchia.”
“Certe volte non mi sento una persona. Non sono che un insieme di idee di altra gente.”
“Non sono un profeta o un uomo dell'età della pietra. Sono solo un mortale con le potenzialità di un supereroe.”
“Molly io sono narcisistico, pessimistico, sono ossessivo insicuro... e ho una tale paura dell'intimità che ogni mia relazione è un continuo autosabotaggio che inevitabilmente sfocia in un vuoto di aspettative tradite e disperazione.”