I “noi” come edifici o come organismi sono la solidificazione opacizzata delle «immagini» con cui i “noi” inventano se stessi, per differenziarsi dagli altri e costruendo così, in maniera immaginativa, anche gli “altri”.
Qualunque cosa tu faccia non pensare mai a cosa diranno gli altri, segui solo te stesso, perché solo tu nel tuo piccolo sai cosa è bene e cosa è male, ognuno ha un proprio punto di vista, non dimenticarlo mai, impara a distinguerti, a uscire dalla massa, non permettere mai a nessuno di catalogarti come "clone di qualcun altro", sei speciale perché sei unico, non dimenticarlo mai.
“Se una persona si sente un vagabondo, che studi matematica.”
“Non possiedo l'umiltà per trovare qualcosa al di sotto di me.”
“Un violinista ha un violino, un pittore la sua tavolozza. Tutto ciò che io avevo era me stessa. Io ero lo strumento di cui dovevo occuparmi.”
“Sono un coreografo. Un coreografo è un poeta. Io non creo, Dio crea. Io assemblo, e ruberò ovunque per farlo.”