“In passato non ero così praticante, ma oggi se non vado a messa è come se non ricaricassi le batterie: è un invito a una festa. Ma ho l'allergia per chi ostenta la fede.”
“O Gesù, come ci stai nell'angusta cella del mio cuore? Ci stai bene? Dilata il petto mio, perché non più bastante a contenerti.”
“Gesù è tutto e io nulla, ma una volta ci voglio uscire dal mio nulla, e voglio andare tutta in mezzo a Gesù, e Lo voglio amare tanto tanto; non vo' più essere in me stessa, vo' stare dentro di Gesù.”
“Sono così forti i lacci del tuo amore che io non posso uscirne... Lasciami pure la libertà: io ti amerò dappertutto, io ti cercherò sempre.”
“Se per un cittadino l’obiettivo prioritario è quello del bene comune, per un cristiano l’obiettivo sarà quello di abbattere il poteretemporale dell’istituzione a cui appartiene, incarnando i valori della tolleranza, della misericordia, della solidarietà e della giustiziasociale. Nella Chiesa il credente si sente figlio di Dio, ma anche fratello di tutti gli altri uomini e donne che camminano accanto a lui e che non si riconoscono nella Chiesa; un cristiano sente che ogni persona porta in sé scolpita l’immagine di Dio.”
Se penso anche a tanti fedeli delle nostre messe domenicali, che fanno a gara per fare atto di presenza ai riti e alle iniziative parrocchiali solo per “farsi vedere”, per puro gusto dell’affermazione di sé o per esercizio di un potere che non sono riusciti a ottenere da nessun’altra parte.