“Perché nella scomoditàdi certi momentitroverai la forzaper riemergere.”
Abba Eulogio un giorno non riuscì a nascondere la propria tristezza.- Perché sei triste, abba? – gli chiese un anziano.- Perché comincio a dubitare dell’intelligenza dei fratelli circa le grandirealtà divine. È già la terza volta che, avendo mostrato loro una pezza di lino su cui dipingo un puntolino rosso, e avendo chiesto loro che cosa vedano, mi rispondono tuttti: “Un puntolino rosso”, mai: “Una pezza di lino”.
“Abba Ilarione andò un giorno ad Alessandria per parlare con un grande uomo del governo, a cui voleva fare gravi rimproveri. Ma gli uomini di guardia non lo volevano far entrare. Abba Ilarione protestò a gran voce, e apparve allora il cerimoniere. Costui, non appena vide il monaco, disse:- Abba, il nostro signore non ti può assolutamente ricevere. Sta facendo il bagno.Disse allora l’anziano:- Dov’è il problema? Io so nuotare.”
“Abba – dice un fratello a un anziano – oggi, sulla finestra della mia cella, si è posata una mosca grande come un’aquila!Risponde questi:- Son già due milioni di volte che ti dico di non esagerare!”
“Abba Daniele era noto per la sua dolcezza e la misericordia verso i peccatori. Un giorno, venuto a confessare un ammalato, lo trovò un po’ reticente.- Io non insisto – disse – perché tu ti confessi. Non voglio che la paura ti faccia prendere una decisione affrettata. Dormici sopra. Se domattina ti svegli, chiamami.”
“Abba Magister insegna ai bambini del villaggio l’utilità delle piante.- Qual è – domanda al termine della lezione – la pianta più utile?Risponde un ragazzino:- Quella dei piedi.”