“L'uomo non viene educato se non viene scuoiato.”
Oggi l’educazione è rivolta ad una generazione che cambia, e che quindi ogni educatore – e tutta la Chiesa che è madreeducatrice – è chiamato a "cambiare", nel senso di saper comunicare con i giovani che ha di fronte.
“L’educazione non può essere neutra. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla. ”
“Occorre formare, come esige il Vangelo, uomini e donne nuovi e a tal fine è necessaria una scuola di umanità sulla misura dell’umanità di Gesù. È Lui, infatti, l’Uomo nuovo a cui in ogni tempo i giovani possono guardare, di cui possono innamorarsi, la cui via possono seguire per far fronte alle sfide che ci stanno di fronte. Senza una adeguata opera di formazione delle nuovegenerazioni, è illusorio pensare di poter realizzare un progetto serio e duraturo a servizio di una nuova umanità.”
“Bisogna resistere alla tentazione di sostituirsi alla libertà delle persone e a dirigerle senza attendere che maturino realmente. Ogni persona ha il suo tempo, cammina a modo suo e dobbiamo accompagnare questo cammino. Un progressomorale o spirituale ottenuto facendo leva sull’immaturità della gente è un successo apparente, destinato a naufragare. [...] L’educazionecristiana richiede un accompagnamento paziente che sa attendere i tempi di ciascuno, come fa con ognuno di noi il Signore. La pazienza è la sola via per amare davvero e portare le persone a una relazione sincera col Signore.”
“La buona educazionefamiliare è la colonna vertebrale dell’umanesimo. La sua irradiazione sociale è la risorsa che consente di compensare le lacune, le ferite, i vuoti di paternità e maternità che toccano i figli meno fortunati. Questa irradiazione può fare autentici miracoli.”