Il cattolico è la persona dell'"et-et" e non dell'"aut-aut", anche se tale sintesi, a livello personale, può risultare talvolta difficile, perfino lacerante.
Di colui che non crede nella transustanziazione, nella divinità e nella resurrezione di Cristo, nella Vergine e nei Santi, si dice da tutti "non crede; è pazzo!". − Il non accettare la pazzia creduta da tutti, ciò appunto diventa pazzia.
“Ci sono atei di un'asprezza feroce che tutto sommato si interessano di Dio molto di più di certi credenti frivoli e leggeri.”
“Cercare di esserereligiosi senza praticare una religione specifica è tanto possibile quanto tentare di parlare senza un linguaggio specifico.”
“Nessuna notizia è negativa per gli eletti di Dio.”
“Una persona può esserereligiosa ed esercitare nel contempo la filosofia: ma la filosofia in quanto tale non è religiosa, in nessun caso. Perché se c'è qualcosa di cui la filosofia è mortalmente nemica, in quanto esercizio intellettuale, questa è la religione, l'irrazionalità, la superstizione, le chiese come istituzioni monopolizzatrici di verità indiscutibili, l'obbedienzaintellettuale assoluta, l'obbedienzaintellettuale all'Assoluto.”