“Se prendo un individuo singolo e lo privo di tutto il denaro costui, in una società strutturata come la nostra a economia monetaria, muore di fame, ma se prendo tutto il denaro del mondo e lo butto nel cesso l’umanità vive lo stesso.”
“Calze (collant). Da che esiste ha fatto inabissare la tensione erotica fra i sessi a livelli vicini allo zero. Gli va attribuita una buona parte di responsabilità nel crollo delle nascite.”
“Non ci fu mai in tutto l’Oriente antico un mercato del lavoro e nessun uomo libero fu mai costretto a vendersi sottocosto.”
“L'ideologia è la negazione dell'aleatorio, è il rifiuto di concedere il diritto, negli affari umani all'imprevedibilità e a queste forme di spossessamento che sono l'avvenimento, l'incontro, il già dato; è, in una parola, la cancellazione di ogni limite e la soppressione dell'idea stessa di avventura per il concetto di storia.”
“Noi non viviamo solo per vivere. Tutto non ricomincia a ogni generazione: noi riceviamo e tramandiamo. La vita si inscrive in una patria, in una lingua, in un mondo che spetta a noi mantenere con cura, e forse anche con amore.”
“Essereinsegnanti non è solo un mezzo, è uno scopo, è una liberazione, è un'apertura, è la felicità del divenire altro, è, come lo richiama l'etimologia della parolascuola, la forma suprema del piacere. Lo abbiamo dimenticato. Qui, in questa dimenticanza, più ancora che nell'incapacità di offrire ai nostri bambini un avvenire privo di angosce, sta – mi sembra – il nostro fallimento più grave. Poiché, a differenza di un'economia mondializzata, questa incapacità ci è interamente imputabile.”
“L'etica non è un bene sovrano né un dato immediato della coscienza, non è la leggeimposta da Dio né la manifestazione in ciascun uomo della sua autonomia: l'etica è anzitutto un avvenimento. Bisogna che qualcosa avvenga all'io, perché questo cessi di essere una 'forza che va' e si desti allo scrupolo. Questo colpo di scena è l'incontro con l'altro uomo o, più precisamente, la rivelazione del volto.”
La nostra epoca è "l'epoca del feeling", cioè l'epoca in cui è finito il pensiero e si procede "a feeling".
“Leggere non è un atto di consumo culturale, è una conversazione.”
“In mare, ogni cosa è legata in modo indissolubile e inquietante a tutte le altre. Le onde sono il campo da gioco. Il fine ultimo. Sono l’oggetto dei tuoi desideri e della tua ammirazione più profonda. Allo stesso tempo, sono anche il tuo avversario, la tua nemesi, il tuo nemico mortale. L’onda è il rifugio, il tuo nascondigliofelice, ma anche un territorio selvaggio e ostile, una realtàindifferente e dinamica.”
“Tutto quello che accade in acqua è ineffabile – non si può descrivere a parole. Giudicare l’onda è fondamentale, Ma come si fa a scomporre gli elementi da valutare? Sei a cavallo della tavola nell’avvallamento tra due onde e non riesci a vedere oltre la cresta che si alza davanti a te. Se il tempo si fermasse potresti provare a rispondere che secondo i tuoi calcoli c’è un 50% di possibilità che la prossima onda ti offra un takeoff circa dieci metri a lato e un po’ più in fuori rispetto al punto dove ti trovi in quel momento. Ma il tempo è ovvio non si può fermare…”
“Quando le cose si mettevano male, dovevi anche mantenere la calma. Come dicevano tutti: prima vai nel panico e poi affoghi.”
“Nel surf c’era sempre questo orizzonte, questa linea del terrore, che lo rendeva diverso da qualsiasi altro sport, di sicuro da quelli che conoscevo io. Potevi anche praticarlo insieme agli amici, ma quando arrivavano le onde grosse, o ti trovavi nei guai fino al collo, sembrava che non ci fosse mai nessuno lì a darti una mano.”
“Ecco quello che stavo cercando: non l’esotismo, ma la comprensione assoluta della realtà così com’è.”
“Vaghiamo a migliaia sulla faccia della terra, illustri e sconosciuti, conquistandoci al di là dei mari la fama, la ricchezza o solo un tozzo di pane; ma mi pare che per ciascuno di noi il ritorno a casa sia come una resa dei conti.”