“La nascita non è un'esperienza, giacché è accidentale − si verifica e basta, senza alcuna intenzione. La morte è un'esperienza, perché si verifica anche andando contro le nostre intenzioni.”
“La libertà è un'impresa privata. Non esiste una libertà istituzionale. Giorno dopo giorno ciascuno è solo e può essere libero − in un modo o nell'altro −unicamente grazie alle proprie forze. E sempre per poco.”
Non esiste un "cattivo matrimonio". Ogni matrimonio è uguale agli altri, né buono né cattivo: è un matrimonio.
“Ma come tutti i baci umani anche questo, alla sua maniera tenera e grottesca, è la risposta a una domanda che non è possibile affidare alle parole.”
“L’uomo e il suo destino si realizzano reciprocamente modellandosi l’uno sull’altro.”
“L'unica cosa che non potremmo mai fare è cambiare i gusti, le inclinazioni, i ritmi di vita di una persona, annullare la diversità che caratterizza la persona che conta, quella a cui ci si sente legati.”
Un signore si rallegrava col comandante d'un veliero per il coraggio con cui abitualmente affrontava le insidie del mare.- "È il mestiere di famiglia", rispose modestamente il capitano,- "Suo nonno com'è morto?" domandò l'uomo di terra.- "In un naufragio."- "E suo padre?"- "È finito a picco."- "E lei continua a navigare?"- "Certamente. Adesso risponda lei. Suo nonno com'è morto?"- "Nel suo letto."- "E suo padre?"- "Anche."- "E lei tutte le notti continua ad andare a dormire?".
C'era una volta un matematico che chiese a un barcaiolo di portarlo dall'altra parte del lago. Per attaccar bottone, domandò all'altro che remava:- "Sai tu la matematica?"- "No - arrossì il barcaiolo - non sono mai andato a scuola."- "Che peccato, metà della tua vita è andata perduta".Giunti in mezzo al lago, si scatenò un furioso temporale e le onde paurosamente ingrossate rovesciarono la barca.- "Sai nuotare?" domandò il barcaiolo.- "No" - gemette l'altro.- "Peccato. Tutta la tua vita è perduta".
Un mercante arabo che aveva perduto mille denari disse a suo figlio: "Tieni per te questa triste notizia." "Padre - replicò il giovanotto - ti obbedirò, purché tu mi spieghi per qual motivo dobbiamo tacere la nostra sventura." "Affinché non ce ne siano due: la perdita del denaro e la gioia maligna dei vicini".
“Il termine 'dottore' è così inflazionato che non lo usano nemmeno più i custodi dei parcheggi.”
L'editore di Hemingway, letto un suo manoscritto, pur ammirando la forza dello stile, restò negativamente colpito dalla frequenza della parola "fottere" e provò a telefonargli, per fargli modificare quell'espressione. Per contratto, infatti, nessun cambiamento poteva apportare ai suoi romanzi, senza il suo consenso. Fece il numero, ma lo scrittore non era in casa. "Lo chiamerò domani" pensò l'editore. E prima di uscire dall'ufficio, scrisse sull'agenda il seguente promemoria: "Ricordarsi di 'fottere'." La segretaria, quando rientrò al pomeriggio, vide l'appunto ed esclamò con un sospiro: "Anche questo devo ricordargli!".
Un giorno, mentre stava piantando la vigna, Noè vide apparirgli il diavolo che si offrì di aiutarlo e sgozzò un agnello, col sangue del quale bagnò la zolla. "Questo significa - spiegò l’infernale aiutante - che chi berrà il vino con moderazione sarà mite come un agnello". Poi prese un leone, lo sgozzò e col suo sangue irrorò un’altra zolla. "Ciò vuol dire che chi ne berrà un po’ di più, si sentirà forte e audace come il re della foresta". Infine uccise un maiale, terza irrorazione e terza profezia del diavolo: "Chi berrà senza alcun freno, si rotolerà nel fango come un maiale".
“Una lingua che non si evolve e rifiuta ogni apporto esterno, è una linguamorta. Ma se si evolve e cambia troppo rapidamente, accettando dall’estero tutto, brillanti e spazzatura, rischia di perdere la sua individualità, e di morire per altra via.”
“Mai disperarsi, perché la disperazione anticipa la morte.”
“In materia di etimologia, mai fidarsi dell’orecchio. Meglio tagliarselo. Se salone è l’accrescitivo di sala, ciò non vuol dire che mattone derivi da matto, bottone da botte, burrone da burro. Rubinetto non è un rubino piccolo (anche se Dante lo adopera in tal senso), il brigantino non è un brigante in tenera età, la focaccia non va scambiata per una foca di facili costumi.”