“Se possiedi le parole, possiedi le cose.”
“Chi rimpiange la vecchia civiltà contadina, non l'ha mai conosciuta da vicino.”
“Tamerlano, il crudelesovrano turco dell'Asia centrale nel secolo XIV, tentati invano dieci assalti all'assediata e imprendibile città di Baalbeck, nell'attuale Libano, si ritirò scoraggiato nei suoi accampamenti. Non voleva più combattere. Ma la sera, durante il bivacco, osservò una formica che si accaniva a trascinare un chicco di frumento verso il suo nido. Dieci volte fallì. L'undicesima vi riuscì. Allora Tamerlano ritornò sui suoi passi ed espugnò Baalbeck.”
“Un pedante molto migliore della sua fama fu Basilio Puoti, letterato napoletano, che aprì a sue spese, nella sua città, una scuola gratuita. Ma più che per questa benemerenza, è ricordato per la sua intransigenza in fatto di purità della lingua, che ne ha fatto il prototipo dei pedanti. Si racconta che, mentre alcuni amici si lamentavano per le dure condizioni di vita della città sotto i Borboni, egli commentasse: ‘Credete a me, le cose vanno male a Napoli perché da noi non si conosce bene l'uso dei participi.’ Probabilmente è un aneddoto inventato, ma gli assomiglia parecchio. Un'altra volta un suo amico, per fargli uno scherzo, andò a bussare alla sua porta nel cuor della notte. Basilio si svegliò, si affacciò alla finestra e domandò che cosa volesse da lui, a quell'ora. ‘Vorrei che tu ti alzi’ gridò l'amico. ‘Disgraziato’ ribatté il Puoti, fuori di sé ‘devi dire che tu ti alzassi, che tu ti alzassi’. La violazione della sintassi l'aveva imbestialito più della violazione del sonno.”
“Le famiglie delle parole assomigliano a quelle degli uomini. Alcune hanno origini illustri, altre hanno perduto il capostipite nella nebbia dei tempi, e c’è sempre la pecora nera che si guasta con le cattive compagnie.”
“Vocabolario. Assieme all’elenco telefonico, è il più democratico dei libri. Nessun culto della personalità. Tutte le parole, poetiche e tecnologiche, umili e dotte, arcaiche e ultramoderne vi figurano in rigoroso ordine alfabetico, accettando come in autobus il posto assegnato dal caso.”
“Viviamo, giustamente orgogliosi, in un regime di libertà di parola; ma com’è possibile esercitarla, se ne conosciamo così poche?”
“I fidanzati non si scrivono più, stanno ore al telefono, apparecchio più rapido e meno compromettente, perché ti consente di dire alla ragazza: Ti amo con tutto il quore e lei non s’accorge che l’hai pensato con la q.”
“Non è necessario, né d’altra parte sarebbe umanamente possibile, conoscere a memoria tutto il vocabolario; l’importante è consultarlo con giudizio al momento opportuno, come non serve sapere tutto l’orario ferroviario, basta saperlo leggere quando dobbiamo prendere il treno.”
“Anche una pozzanghera riflette la luce del sole.”
“È destino che ogni generazione calunni se stessa, rimpiangendo le precedenti, per poi essere rivalutata dalle successive.”
“La giurisprudenza è la scienza delle virgole; basta spostare una virgola e un condannato a morte può avere salva la vita.”
“La nostra lingua è seminata di trabocchetti per gli stranieri che la studiano, figuriamoci per gli italiani, che non la studiano mai.”
“A chi l’usa senza conoscerne l’origine, una parola può scoppiare in mano, come una rivoltella maneggiata da un bambino.”
“La pubblicità è vecchia come il mondo. Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente a decantare a Eva le virtù della sua frutta.”