“C’è poco tempo per pensare, nelle nostre vite complicate e iperconnesse. Ce n’è abbastanza per sentire, invece. Chi sa trovare il momento e il modo riuscirà a convincerci. ”
“Lamentarsi è sfogo, e lo sfogo è una forma sottile di piacere: permette di esprimere pubblicamente un fastidio privato. Ma è un piacere cui bisogna saper resistere.”
“Poveroturista, poliglotta involontario. Viaggia portando con sé traveller’s cheques (per non farsi soffiare il cash), che rappresentano il budget dell’intera vacanza. Nel portafoglio tiene i vouchers per lunch e dinner (se qualcuno li chiamasse «buoni», gli sembrerebbe di tornare alla mensa aziendale). Durante lo stop-over, stravolto dal jet-lag, si trascina per la hall dell’albergo in cerca della reception (se gli dicessero «Vada pure al ricevimento» risponderebbe: «Grazie, non sono stato invitato»). Finalmente, la receptionist gli domanda se parla inglese. Lui, smarrito, fa segno di no con la testa. Sbaglia. Alla domanda «Do you speak English?» dovrebbe rispondere: «Certo. Ma mi piacerebbe sapere cosa dico».”
“C’è un modo sicuro per evitare il panico della pagina (o della schermata) vuota: buttar giù la prima cosa che viene in mente.”
“Il marchio delle democrazie è l’imperfezione inquieta; il segno delle autocrazie è l’ignoranza soddisfatta.”
“Scrivere bene si può, e non è neppure difficile. L'importante è capire chi scrive male, e regolarsi di conseguenza.”
“Sgridate coloro che, parlando, dicono: «Tra virgolette…». Se poi accompagnano l’orrenda espressione con un gesto – mani alzate, le dita che si contraggono nell’aria, come se dovessero fare il solletico sotto le ascelle di Fassino – nessuna esitazione: schiaffeggiateli.”
“Saper usare le emozioni come carburante per il futuro. Ed è quello che, in Italia, non abbiamo ancora imparato a fare.”
“Infinite preoccupazioni per i soldi, scocciature, fretta; rumorecostante, folla, richieste. Notiziari pieni di orrendi delitti e minacce. Ubique, chiassose dichiarazionisecondo cui la famiglia è distrutta, i valori stanno scomparendo, la società ha perso la bussola. Eppure, in qualche modo, la maggior parte di noi viene fuori ok.”
“Cercate di riprodurre le soste della voce, che corrispondono al viaggio del pensiero: fermata, virgola; sostabreve, punto e virgola; sosta, punto. Parcheggio e cambio veicolo: punto e a capo.”
“Tutti sappiamo fare qualcosa, nessuno sa fare tutto. L’importante è capire cosa potremmo fare meglio e, anche per questo, faremmo volentieri.”
“Anni di viaggi e di mestiere mi hanno portato a incontrareitaliani in tutti gli angoli del mondo: credo di sapere cosa ci ha danneggiati e cosa ci ha aiutati. Ci hanno danneggiato l’intelligenza (asfissiante), l’inaffidabilità, l’individualismo, l’ideologia e l’inciucio. Ci hanno aiutato la gentilezza, la generosità, la grinta, il gusto e il genio. Soprattutto il genio di trasformare una crisi in una festa – ed è quello che potremmo fare anche stavolta, se saremo determinati e fortunati.”
“Tempo fa ho proposto una modifica dell’articolo 1 della Costituzione: «L’Italia è una Repubblica fondata sullo stage». La mia proposta ha divertito gli interessati, ma è stato un riso amaro. Lo stage – periodo gratuito di lavoro – sta diventando un aiuto stabile dei ragazzi alle aziende. Domanda: ma non doveva essere il contrario?”
“A noi uomini si chiede di essere bravi, a voi donne di essereeroiche. È una corsa truccata.”
“Chi scrive chiaro, sa scrivere.”