La pace non si può comperare, non si vende. La pace è un dono da ricercare pazientemente e costruire "artigianalmente" mediante piccoli e grandi gesti che coinvolgono la nostra vita quotidiana.
“Unti dallo stesso Spirito, anche noi siamo inviati come messaggeri e testimoni di pace. Quanto bisogno ha il mondo di noi come messaggeri di pace, come testimoni di pace! E’ una necessità che ha il mondo.”
“Non possiamo mai ritenerci autosufficienti, padroni della nostra vita; non possiamo limitarci a rimanere chiusi, sicuri nelle nostre convinzioni. Davanti al mistero di Dio siamo tutti poveri, sentiamo di dover essere sempre pronti ad uscire da noi stessi, aperti al futuro che Lui vuole costruire per noi.”
“Il BambinoGesù, nato a Betlemme, è il segno dato da Dio a chi attendeva la salvezza, e rimane per sempre il segno della tenerezza di Dio e della sua presenza nel mondo.”
“Il Cenacolo ci ricorda la condivisione, la fraternità, l’armonia, la pace tra di noi. Quanto amore, quanto bene è scaturito dal Cenacolo! Quanta carità è uscita da qui, come un fiume dalla fonte, che all’inizio è un ruscello e poi si allarga e diventa grande...”
“Il Cenacolo ci ricorda la nascita della nuova famiglia, la Chiesa, una famiglia che ha una Madre, la Vergine Maria. Le famigliecristiane appartengono a questa grande famiglia, e in essa trovano luce e forza per camminare e rinnovarsi, attraverso le fatiche e le prove della vita.”
“Il lavoroumano è parte della creazione e continua il lavorocreativo di Dio. Questa verità ci porta a considerare il lavoro sia un dono che un dovere. Il lavoro perciò non è meramente una merce, ma possiede la sua propria dignità e valore.”
“Da soli, senza Gesù, non possiamo fare nulla! Nell'opera apostolica non bastano le nostre forze, le nostre risorse, le nostre strutture, anche se sono necessarie. Senza la presenza del Signore e la forza del suo Spirito il nostro lavoro, pur ben organizzato, risulta inefficace. E così andiamo a dire alla gente chi è Gesù.”
“Il Vangelo è annuncio di gioia per tutti e in modo speciale per i più deboli e gli emarginati. Ad essi siamo chiamati ad assicurare la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, sull’esempio di GesùCristo che ha testimoniato loro la predilezione del Padre.”
“Lo sport nella comunità può essere un ottimo strumento missionario, dove la Chiesa si fa vicina a ogni persona per aiutarla a diventare migliore e ad incontrareGesùCristo.”
“Lo SpiritoSanto ci ricorda tutto quello che Gesù ha detto. E’ la memoria vivente della Chiesa. E mentre ci fa ricordare, ci fa capire le parole del Signore.”
“Un cristiano senza memoria non è un vero cristiano: è un cristiano a metà strada, è un uomo o una donnaprigioniero del momento, che non sa fare tesoro della sua storia, non sa leggerla e viverla come storia di salvezza.”
“Così è chiamata ad essere sempre la Chiesa: capace di sorprendere annunciando a tutti che Gesù il Cristo ha vinto la morte, che le braccia di Dio sono sempre aperte, che la sua pazienza è sempre lì ad attenderci per guarirci, per perdonarci. Proprio per questa missione Gesùrisorto ha donato il suo Spirito alla Chiesa.”
“È nell'esperienza dei nostri limiti e della nostra povertà che lo Spirito ci conforta e ci fa percepire come l’unica cosa importante sia lasciarci condurre da Gesù fra le braccia di suo Padre.”
“Il timore di Dio è il dono dello Spirito che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte a Dio e al suo amore e che il nostro bene sta nell'abbandonarci con umiltà, con rispetto e fiducia nelle sue mani. ”