“Dev’essere un sistema molto fragile se basta una manciata di bacche a farlo crollare.”
“Qualcosa è cambiato, dopo che mi sono fatta avanti per prendere il posto di Prim, e adesso sembra che io sia diventata una persona cara. Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso di me. È un antico gesto del nostro distretto, un gesto che si usa di rado e si vede qualche volta ai funerali. Significa grazie, significa ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.”
Guardo gli arbusti, le zolle di terra che pendono dalle loro radici, e trattengo il respiro, mentre il mio cervello registra il termine “rosa”. Sto per mettermi a strillareparolecrudeli contro Peeta, quando mi rendo conto del nome completo della pianta. Non semplicemente rosa, ma “prima rosa”, primrose, la “primula”. Lo stesso nome di mia sorella.
“Le parole sono semplici e rassicuranti e promettono che il domani sarà più piacevole di quell’orribile frammento di tempo che chiamiamo oggi.”
“Il pensiero collettivo ha vitabreve. ”
“La sensazione dentro di me si fa più calda e si irradia dal petto, scende per tutto il corpo, lungo le braccia e le gambe, fino alle estremità. ”
“Io detesto praticamente tutti, ormai. Me stessa più di chiunque altro.”
“Possono pomparmi nel braccio quello che vogliono, ma non basta per far vivere una persona che non vuole più farlo.”
“Ho passato tanto tempo ad assicurarmi di non sottovalutare i miei avversari che ho dimenticato quanto sia pericoloso sopravvalutarli.”
“Se non cerchi di tenerti stretta la vita, non hai poi tanta paura di perderla.”
“I buoni hanno un modo tutto loro di entrarmi nel cuore e metterci radici.”
“Sono il genere di ragazza che, quando potrebbe davvero fare qualcosa di utile per gli altri, scappa per sopravvivere e lascia coloro che non possono seguirla a soffrire e a morire.”
“Continuo a sperare che, col passare del tempo, recupereremo la nostra spontaneità. Ma una parte di me sa che è una speranza vana. Non si può tornare indietro.”
“C’è un trucco. Diciamo che sei povero e muori di fame, come noi. Be’, puoi decidere di farti nominare più volte in cambio di tessere. Ogni tessera vale una piccola fornitura annuale di cereali e olio per una persona. Puoi farlo anche per gli altri membri della tua famiglia. Così io, a dodici anni, ho avuto quattro nomine. Una perché dovevo e tre per le tessere, per me, per Prim e per mia madre. L’ho dovuto fare tutti gli anni. E le nomine sono cumulative. Così adesso, a sedici anni, il mio nome comparirà venti volte. Il nome di Gale, che ha diciotto anni e ha aiutato – per non dire sfamato – da solo una famiglia di cinque persone per sette anni, sarà ripetuto per quarantadue volte fra quelli sorteggiabili.”
“Trascorro il resto della notte sul mio materasso, ossessivamente impegnata a fare nodi, a sollevarli davanti a Ranuncolo perché li passi in rivista. Se un nodo ha un’aria sospetta, lui lo fa cadere con una zampata e lo morde più volte, per essere sicuro che sia morto.”