“È fatale prendere parte a una qualsiasi guerra senza la volontà di vincerla.”
“La guerra è una professione con la quale un uomo non può vivere onorevolmente; un impiego col quale il soldato, se vuole ricavare qualche profitto, è obbligato ad esserefalso, avido, e crudele.”
“Può la disciplina nella guerra più che il furore.”
“Dovete adunque sapere come sono dua generazione di combattere: l’uno con le leggi, l’altro con la forza: quel primo è proprio dello uomo, quel secondo delle bestie: ma, perché el primo molte volte non basta, conviene ricorrere al secondo.”
“Non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra, perché non la si fugge, ma si differisce a tuo disavvantaggio.”
“Qualunque volta è tolto agli uomini il combattere per necessità, combattono per ambizione.”
“La guerra c'entra poco con l'odio, nessuno dei due ha bisogno dell'altro. Bombe cadono sulla testa di gente che non si odia affatto, tant'è vero che a guerra finita quelli che le tiravano e quelli che le prendevano in testa si stringono la mano e ci si ritrova nelle nostalgiche riunioni dei commilitoni ex nemici anche a nome di chi è caduto, si scopron le tombe, si levano i morti e si danno la mano. L'odio è più vero, più puro della guerra.”
“Le guerre continue in Afghanistan hanno distrutto la cultura più che la nazione.”
“Facendo un film sull'Afghanistan di oggi volevo far vedere gli effetti sul Paese degli ultimi anni di guerra e far capire agli adulti quanto il loro comportamento abbia ripercussioni sui giovani.”
“È certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra tutti son buoni, non tutti son capaci di perderla.”
“Se uno ha combattuto un solo giorno può raccontare mille storie di guerra. Se uno ha amato anche una sola donna può raccontare mille storie d’amore. Ma chi non è vissuto con amore e con dolore non può inventare nulla se non parole vuote e aride come la cenere.”
“La guerra non va bene a nessuno, e senò la chiamavano pace.”
“La pace è una guerra universale.”
“La guerra non è altro che una comoda elusione dei compiti della pace. In quanto sostituisce l'avventura esterna al lavoro e al miglioramento interno, essa è moralmente così screditata che si può ben pensare non sia mai stata altro che un mezzo di oppressione interna e di assoggettamento dei popoli, il grande mezzo ingannatore per indurli a gridare 'evviva' alla propria sconfitta di fronte al governo vittorioso.”
“Le armi sono un fattore importante nella guerra, ma non il fattore decisivo; sono le persone, non le cose, che sono decisive. Il concorso della forza non è solo una gara di poteremilitare ed economico, ma anche una gara di potereumano e morale. Il poteremilitare ed economico è necessariamente esercitato dalle persone.”