“Ai vecchi la morte, ai giovani l’amore; di morte, una sola, di amori, tanti.”
“La morte non è una porta che si chiude, è una porta che si apre. Si apre e si entra.”
“La vita è piena di noie, solo la morte non lo è.”
“Era assillato dal pensiero degli uomini che muoiono in giovaneetà.”
“Un uomo può morire, le nazioni possono sorgere e cadere. Ma un'idea sopravvive.”
Sulla tomba di un anziano fu posta questa lapide: “Qui giace in pace abba Serafino, ucciso dal calcio di un asino. I confratelli ne sentono ancora il dolore”.
“Il gallo di un monastero, che aveva ascoltato con attenzione l’omelia dell’abate sui pericoli e i danni del vino, vide un giorno un monaco della cucina che stava preparando un gallo al vino.Gridò allora fra sé:- Allora è vero che il vino uccide!”
“- Ho un pensiero che mi perseguita – confidò un monaco a un fratello. – Sono sicuro che morirò quest’anno.Gli rispose costui:- Le idee fisse sono come dei crampi, per esempio al piede. Il sistema migliore per farle sparire è camminarci sopra.”
“Un fratello disse a un anziano:- Abba, ho sentito dire che il fratello che abitava con te è morto. Potrei prendere il suo posto?Rispose l’anziano:- Sì, ma tu mi sembri molto più alto di lui. Non so se riuscirai a entrare nella sua tomba.”
“- Perché, abba, dobbiamo pensare sovente alla morte?- Per imparare a morire da vivi e non a vivere da morti.”
“- Abba Pambo è morto? Ma se lo ieratra è stato da lui una sola volta!- Come si vede, fratello, che ignori i grandiprogressi della medicina!”
Un padre, tornando alla cella, la trovò distrutta. Stava per maledire l’autore del misfatto, quando si morse la lingua. Aveva ricordato il detto di un anziano: “Maledici un uomo e vi saranno due tombe”.
“Quando abba Teofilo aveva quarant’anni, gli fu domandato:- Abba, quanti anni aveva il grande Giovanni quando morì?.L’età tipica della vecchiaia – rispose Teofilo: - Sessant’anni.Quando abba Teofilo ebbe sessant’anni, gli fu domandato:- Abba, quanti anni aveva il grande Giovanni quando morì?- L’età tipica della vecchiaia – rispose Teofilo: - Ottant’anni.”
“- Quando uno di noi due sarà morto – disse un fratello al compagno di cella – io tornerò al monastero di Scete.”
“Un padre del deserto di Scete, benché fosse uomo di grande preghiera, temeva molto la morte. Un giorno chiese consiglio ad un anziano, il quale gli disse:- C’è molta differenza fra la tomba e la latrina?No. Quando bisogna andarci, bisogna andarci.”