“Fare il cuoco è il mestiere più bello al mondo ma se non gira è un incubo, ti misuri in continuazione con la gente. Ma essereartisti non basta, devi essere anche imprenditore, sapere tutto delle tasse, del costo della spazzatura...”
“Tra il lavoratore disperato perché sta perdendo il suo posto e con esso la propria dignità e il piccolo o medio imprenditore che non sa come pagare il mutuo della banca che gli chiede di «rientrare», c’è una comunità di destino. Sono, tutti e due, pilastri dell’economia e della società. Solo chi non è mai stato in una azienda italiana può pensare che la soluzione per questo tempo di recessione sia riaprire il conflitto tra padroni e operai. Solo chi non ha mai sentito l’imprenditore informarsi delle condizioni di salute del figlio del suo operaio e viceversa può pensare che la strada sia metterli l’uno contro l’altro.”
Confesso che nei miei anni in bianconero non è mai entrato un dirigente a dirci: "Mi raccomando, oggi giochiamo bene". Più e più volte, la frase era: "Mi raccomando, oggi vinciamo".
“Ho sempre girato con la borsa piena di trucchi e ora, con la mia linea, sono riuscita a realizzare tutto ciò che desidero dal make up. Prodotti facili da usare e belli da vedere. Con colori particolari e texture innovative.”
“Il mio atteggiamento su Hollywood è che non attraverserei la strada per tirare fuori dalla neve uno di quei dirigenti se stesse morendo dissanguato. A meno che non venga pagato per farlo. Nessuno di loro mi ha mai fatto favori.”
“La teoria economicaconvenzionale, per ricoprire il ruolo di guida dell’impresa, ha escogitato quell’essereumano a una dimensione che è l’imprenditore. Lo ha isolato dal resto della vita, separandolo dalla sfera religiosa, da quella delle emozioni, da quella politica e da quella sociale, così che non gli resti che occuparsi di una sola cosa, la massimizzazione del profitto. In questo si farà aiutare da altri uomini a una dimensione che gli procureranno il denaronecessario.”