“È meglio che un'azione da non compiersi non venga compiuta: in seguito ci si pente del male fatto. Ciò che si deve fare è meglio che sia fatto per bene; una volta che è stato fatto non ci si pente.”
“Senta, quando si riesce a fare le cose che faccio io...se non le fai... e poi succedono cosebrutte, succedono per causa tua.”
“- Lord Beckett: Tu sei matto.- Jack: Grazie al cielo! Perché se non lo ero, col cavolo che ci provavo!”
“Il discorso è convenientemente posto a metà strada tra il pensiero e l'azione, dove spesso sostituisce entrambe.”
“Non dire mai a un giovane che qualcosa non può essere fatta. Dio può aver aspettatosecoli qualcuno abbastanza ignorante dell'impossibilità di fare proprio quella cosa.”
La razzaumana si divide in due categorie - coloro che vanno avanti e fanno qualcosa, e coloro che se ne stanno seduti a chiedersi, "Perché non è stato fatto nell'altro modo?".