“Dico quello che voglio dire e faccio quello che voglio fare. Non c'è via di mezzo. Le persone ti ameranno per questo o ti odieranno per questo.”
“Ho avuto l'amaro privilegio, da questo osservatorio spaventoso nel quale vivo da un anno, di vederla questa Italia che ci hanno creato poco a poco, che ci hanno fatto con questa legislazione degli anni cosiddetti di piombo, dell'emergenza che non finisce mai, del pentitismo che divora, galoppa attraverso i diritti fondamentali del cittadino, distrugge quelli che sono i presidi primordiali di ogni Stato di diritto.”
“Io ormai divido la gente in due categorie molto semplici: quelli che conoscono sulla pelle l'infamia di una carcerazione [preventiva] in un regime cosiddetto democratico, protratta all'infinito, protratta per anni; e quelli che non hanno la jattura di conoscerla.”
Provo un'infinita pena per quei funzionari che per non perdere il seggiolino sono costretti a dire "sissignore" a ministri, sottosegretari e parlamentari.
“Non una, ma due, tre anche cinquanta Rai-tv dovrebbero esserci, o tentare di esserci, nel nostro Paese. Dissi ancora che dal fatto che ne esistesse una sola, discendevano i condizionamenti politici più avvilenti, e che il teleschermo di Stato diventava, in modo inevitabile, il teleservo degli uominipolitici.”
“La televisione è un jet colossale guidato da un gruppo di boy-scout che si divertono a giocare con una tastiera e che rischiano ogni momento di infrangersi sulle rocce.”