“Un abate venne condannato da Barnabò Visconti a pagare una grossa somma per aver trascurato due dei suoi cani. Avrebbe però condonato tutto se avesse saputo rispondere a quattro domande molto difficili. L’abate, preso da sconforto, mandò al suo posto un mugnaio molto furbo vestito con abiti suoi. Questi, nascondendo alla meglio il viso con la mano per non farsi riconoscere, rispose talmente bene alle quattro domande che Barnabò si insospettì perché conosceva l’ignoranza dell’abate. E, smascherato il mugnaio, gli disse: ‘Mo via, poich’ello t’ha fatto abate, e se’ da più di lui, in fe’ di Dio ed io ti voglio confirmare, e voglio che da qui innanzi tu sia l’abate ed ello sia il mulinaro, e che tu abbia tutta la rendita del monastero, ed ello abbia quella del mulino’.”

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Franco Sacchetti
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Nato 1332 a Ragusa
Morto 1400 a San Miniato, PI

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“La prima esecuzione dell'Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven ebbe luogo a Vienna al 'Kärntnertor Theater' il 7 Maggio 1824, il coro interviene nel quarto tempo della sinfonia, quando la sonorità ha raggiunto il massimo. Il quartetto di flauti è impegnato nel proporre il tema e la sua controfigura, che lo segue a distanza di terza o sesta inferiore. Il resto dell'orchestra sostiene con accordi secchi ed energici, con ritmo marziale formato da semiminima e pausa di croma seguita da croma. L'orchestra era teoricamente diretta da Beethoven stesso, ma in realtà il vero direttore era il maestro di cappella Michael Umlauf. L'esecuzione fu perfetta e l'emozione che suscitò sul pubblico enorme. Beethoven, dopo l'ultima nota della prima esecuzione della Nona Sinfonia, rimase per parecchi secondi assorto nella sua sordità, seduto vicino al direttore con le spalle rivolte al pubblico che applaudiva furiosamente. La cantante Caroline Unger, che appena ventenne aveva preso parte come solista all'esecuzione, ruppe il protocollo per costringerlo a voltarsi affinché vedesse l'esultanza della folla e capisse quale grande successo aveva riscosso, lasciò il suo posto e si avvicinò a Beethoven, ancora chino sul leggio e rivolto verso gli orchestrali, gli toccò il braccio mentre egli le diede un'occhiata severa, ma Caroline insistette e lo voltò verso la folla che acclamava entusiasta sventolando un mare di fazzoletti bianchi. In una 'standing ovation', prima una persona, poi tutto il pubblico si alzarono. Chi gli era vicino racconta che una singola, piccola lacrima di gioia luccicò sulla gota del compositore.”

~ Cit. Beethoven


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