“I ragazzini non hanno pregiudizi, non hanno difese, non hanno sovrastrutture. Hanno gli occhi aperti, sono liberi.”
“Voglio tornare bambino perché le ginocchia sbucciate fanno meno male dei cuori infranti...”
“Il concetto di uguaglianza inizia nelle menti dei bambini subito con la prima relazione. Di solito diciamo alle ragazze di vestire in un certo modo e instilliamo in loro la paura che se non lo fanno, potrebbero essereviolentate. Ma noi non parliamo mai ai ragazzi di come comportarsi e delle conseguenze di un cattivo comportamento.”
“C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri.”
“I bambini attribuiscono al verbo «odiare» significati diversi. Può voler dire che hanno paura. Non che si sentano in pericolo di un’eventuale aggressione, quanto piuttosto un sortilegio, una malevolenza. È una sensazione che, da molto piccoli, si può provare anche riguardo alle facciate di certi edifici, o a dei tronchi d’albero e, spessissimo, a cantine umide o armadi a muro profondi.”
“Da bambini, ogni anno si diventa una persona diversa. Di solito succede in autunno, quando con il ritorno a scuola, si entra nella classe successiva lasciandosi alle spalle il caos letargico delle vacanze estive. È allora che si registra il cambiamento piú netto. Dopo non si è piú sicuri del mese o dell’anno, ma si continua a cambiare, comunque. Per un bel po’ di tempo, il passato ti scivola via facilmente e, si direbbe, in modo automatico, consono. I suoi scenari piú che svanireperdono rilevanza. Poi si verifica una regressione, ciò che era morto e sepolto prende a rigermogliare, si impone alla nostra attenzione, ci chiede perfino di agire al riguardo, sebbene sia chiaro che non si può fare un bel niente.”