“Non c'è nulla di più ridicolo del moralistico orrore che i nostri borghesi provano per la pretesa comunanza ufficiale delle donne fra i comunisti. I comunisti non hanno bisogno d'introdurre la comunanza delle donne; essa è esistita quasi sempre.”
A quattordici anni, noi abbiamo le mestruazioni e non abbiamo scelta. Dobbiamo farci i conti. A diciott'anni, capiamo ben presto che dovremo lottare due volte più di un uomo, lavorare il doppio, se vogliamo esistere. In seguito, facciamo dei bambini, li portiamo in grembo per nove mesi, ci danno il mal di mare, scalciano, ci lacerano venendo al mondo, ancora altri dettagli pratici! Poi, bisogna lavarli, nutrirli, vestirli, pesarli, mettergli la crema sul culetto. “Facciamo” senza farci domande, e per di più facciamo anche il resto. Ore di lavoro di giorno, danza del ventre per l’Uomo, la sera. Siamo continuamente impegnate a “fare”, sono rare le ragazze che vivono tra le nuvole, con il naso per aria! Voi, fate una cosa sola: fate gli uomini! Il manuale di istruzioni è scritto da secoli nel vostro patrimonio genetico, lo fate senza sforzo. Noi dobbiamo lottare di continuo…
“Dobbiamo liberare metà della razzaumana, le donne, cosicché esse possano aiutare l'altra metà a liberarsi.”
“E' nostro dovere rendere questo mondo migliore per le donne.”
“E' sempre stata una regola tacita della professione medica tenere una moglie all'oscuro del fatto di esserevittima di malattie veneree.”
“Non abbiamo diritto al voto e finché questa è la situazione dobbiamo crearetumulti: non c'è altra via per porre la questione di fronte alla giustizia politica. ”